usato sicuro

Pensavamo di entrare finalmente nella Terza Repubblica e ci troviamo, magicamente, ricatapultati nella Prima, una sorta di “Ritorno al Futuro” alla rovescia.

Dopo la sentenza della Consulta e l’aria che tira in Parlamento temo che non ci resterà alternativa che eleggere proporzionalmente un nuovo Parlamento, che, come nei gloriosi anni che furono, indicherà il nome del presidente del Consiglio, in base al calcolo, attentissimo e preciso, del peso di ogni singola formazione politica. Così ci attenderanno governi di larghe intese, sicché ciò che, solitamente, è una condizione straordinaria per un sistema politico ora da noi diventerà la normalità. Invocare il maggioritario in un sistema tripolare come il nostro aveva proprio lo scopo di evitare di finire nella palude… ma tant’è…

Prepariamoci allora ai vecchi riti alle antiche cerimonie: chi può salga in soffitta e rovisti in qualche vecchio baule, troverà qualche polveroso libero di cronaca parlamentare… tenetevelo buono, ci servirà presto.  In fondo perché tutta questa voglia di cambiare?  Il passato esercita sempre il suo fascino, ha ancora un suo appeal. Alla macchina nuova noi preferiamo un usato sicuro: non sarà proprio l’ultimo modello, ma ci dà maggiori garanzie; può essere che vada piano ed inquini troppo, ma a noi piace così; su certe cose preferiamo un sano tradizionalismo.

Per noi il mondo va troppo di fretta, abbiamo i nostri tempi e non abbiamo voglia di correre: meglio prenderci il “nostro tempo”, per rallentare la corsa o, meglio ancora, sedersi sul marciapiede ad osservare la corsa degli altri… “chissà chi vince stavolta?”

Poveri noi… destinati a guardare al futuro sempre dallo specchietto retrovisore.


Una risposta a "usato sicuro"

  1. E già, dopo più di un ventennio ci ritroviamo punto e a capo.
    Ci aveva illuso Mariotto Segni con la rivoluzione del maggioritario ma alla fine torniamo a quello che più ci compete, l’inciucio.
    Che poi, in Germania governa la “Grosse Koalition” (un inciucione) da diversi anni e mi pare che di risultati ne abbiano avuti.
    Siamo per caso Tedeschi noi? nain!
    E così torniamo ai bei tempi della Prima Repubblica, del si stava meglio quando di stava peggio, si torna ai ruggenti anni ’80, alla lira e….quando c’era Craxi sì che l’Italia contava.
    Non ce la facciamo!
    Non ce la faremo, perché siamo così noi Italiani, un popolo di benaltristi (oltre che di CT, di fini economisti, di studiosi della Costituzione e recentemente anche di geologi ed esperti in emergenze).
    Come d’incanto ci ritroviamo in una rincorsa alle urne capitanata da PD, M5S, LEGA e FDI (mi fa male il cuore a scriverlo), con D’Alema che lavora all’ennesimo centrosinistra della sua carriera (ne avrà distrutti almeno una dozzina!), Silvio che attende il via libera di Bruxelles finanziando le cuoche delle cene eleganti, Salvini che riempie i serbatoi delle ruspe e la Santanchè che tra un toy boy ed un morto che cammina (Sallusti) sbraita in TV.
    Ed il problema dell’Italia sarebbero i disperati che sbarcano in Sicilia?

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